Fluo ANA HEp-2
Kit IFA per la ricerca degli anticorpi IgG anti-nucleo
Fluo ANA HEp-2 è un test basato sulla tecnica ad immunofluorescenza per la determinazione degli anticorpi IgG anti-nucleo (ANA) in campioni di siero o plasma di cane.
10 vetrini
50 vetrini
La ricerca degli anticorpi antinucleari (ANA) viene eseguita con cellule di mammiferi, HEp-2 cell. Il test di ricerca degli ANA fornisce risultati postivi nel 97% – 100% dei cani colpiti da Lupus Eritematoso Sistemico con titoli che spesso superano il valore di 256. I titoli più elevati si rilevano nei casi clinici di maggiore gravità e diminuiscono progressivamente con la terapia.
Il lupus eritematoso sistemico (LES) è un prototipo di malattia autoimmune poliorganica che si manifesta con vari aspetti clinici e immunologici. La condizione si riscontra in esseri umani, topi, scimmie, cani, gatti, cavalli, e persino in specie poichiloterme quali serpenti e iguane. Nel cane, il LES è caratterizzato da incidenza bassa (0,027% della popolazione canina degli Stati Uniti) ma da un grado elevato di variabilità di segni clinici e possibili esiti, ponendo pertanto notevoli difficoltà diagnostiche.
Solitamente sono maggiormente colpite le razze di media e grossa taglia, in particolare il borbone e il pastore tedesco. Sono colpiti indifferentemente soggetti di entrambi i sessi; vengono interessati tipicamente soggetti di 5 anni di vita, benché esista sicuramente un lasso di tempo significativo fra l’età in cui compare la condizione e il momento della diagnosi. È possibile che i primi segni del LES non vengano riconosciuti o che la diagnosi non sia attendibile I segni clinici del lupus eritematoso sistemico sono estremamente variabili e, in molti casi, non vengono osservati simultaneamente, bensì in momenti successivi dell’evoluzione della malattia. Come regola generale, la coesistenza di tre o più segni clinici si osserva unicamente nei casi avanzati che comportano una prognosi infausta. Il LES canino, analogamente alla forma umana, è una patologia cronica in cui si alternano fasi subacute e ricadute.
-Febbre: soprattutto nella fase acuta, in alcuni casi il rialzo termico può essere molto elevato.
-Poliartrite: è la manifestazione clinica più evidente, si tratta di una forma poliarticolare, non erosiva e non deformante. In alcuni animali appare evidente il risentimento algico, manifestato attraverso difficoltà di locomozione.
-Disordini renali: le lesioni glomerulari, rivelate dalla presenza di proteinuria (superiore a 0,5 g/l) o di microematuria, sono frequenti. Si tratta di parametri importanti ai fini prognostici dato il rischio di sviluppo di insufficienza renale.
-Lesioni dermatologiche: l’aspetto visivo delle lesioni cutanee è estremamente variabile, benché sia solitamente caratterizzato da fotosensibilizzazione con localizzazione selettiva nelle aree esposte alla luce del sole (ad es. regione dorsale degli arti anteriori, faccia e zone cutanee scarsamente protette da pelo. Le lesioni sono rappresentate da alopecia, eritema, ulcere, croste e occasionalmente ipercheratosi. Le ulcere orali sono poco comuni (in meno dell’11% dei soggetti) ma quando siano presenti, sono fortemente indicative di LES.
-Segni ematologici: anemia emolitica (13.3% dei soggetti) e trombocitopenia (rara), anomalie leucocitarie con incidenza elevata (20% dei soggetti).
-Altre manifestazioni cliniche: polimiosite, dermatomiosite (8%), pleurite- pericardite (8%), polineurite e segni a carico del sistema nervoso centrale (poco frequenti).