Fluo Babesia divergens
Il kit FLUO BABESIA divergens può essere utilizzato per la determinazione semiquantitativa degli anticorpi IgG anti-Babesia divergens in campioni di siero o plasma di bovino con tecnica di immunofluorescenza indiretta.
50 vetrini
Il kit FLUO BABESIA divergens può essere utilizzato per la determinazione semiquantitativa degli anticorpi IgG anti-Babesia divergens in campioni di siero o plasma di bovino con tecnica di immunofluorescenza indiretta.
La Babesia è un genere di sporozoi piroplasmi appartenente alla Famiglia Babesiidae, se ne conoscono oltre 100 specie.
Le Babesie utilizzano come vettore di trasmissione le zecche. Inducono la lisi eritrocitaria quindi anemia emolitica, i danni a carico dei reni sono importanti dando necrosi tubolare, depositi e emoglobina ed edemi. I sintomi includono forte febbre, malessere e anemia in alcuni casi sono stati registrati nausea, vomito, ematuria, eccessiva sudorazione e può anche essere presente epatosplenomegalia. Le Babesie dopo una prima infezione vengono neutralizzate degli anticorpi igG piochè memorizzate dal sistema immunitario. Numerosi vaccini sono stati creati per la Babesiosi veterinaria, il più efficace è quello con agenti vivi attenuati ma si sta studiando un vaccino ricombinato.
Le infezioni da Babesia divergens sono le più pericolose poiché portano a emoglobinuria, ittero, edema polmonare o addirittura shock e insufficienza renale.
I vetrini sono suddivisi in pozzetti coperti da Teflon con adesi gli eritrociti, che sono infettati con Babesia divergens e contengono i caratteristici merozoiti citoplasmatici.
I campioni da analizzare vengono diluiti in un tampone salino e incubati sui singoli pozzetti al fine di permettere la reazione degli anticorpi del paziente con gli antigeni di Babesia fissati sul vetrino.
I vetrini vengono quindi lavati per rimuovere le proteine del campione che non hanno reagito e viene aggiunto un anticorpo anti-IgG di bovino marcato con fluoresceina (coniugato). Questo coniugato reagisce con i complessi antigene-anticorpo precedentemente formati. Il risultato può essere visualizzato usando un microscopio a fluorescenza standard. Le reazioni positive si presentano con una colorazione verde fluorescente a livello dei merozoiti all’interno del citoplasma degli eritrociti presenti infettati in ogni pozzetto. Le reazioni negative si presentano con una fluorescenza differente rispetto al controllo positivo. I campioni positivi possono essere nuovamente analizzati a diluizioni maggiori per determinarne il titolo anticorpale.
Campioni di siero o plasma di bovino.
Dopo il prelievo, avvenuta la coagulazione, il siero è separato mediante centrifugazione, quindi trasferito (siero o plasma) in provette sterili. Conservare a +2-8°C. Se l’analisi viene effettuata dopo più di 5 giorni, è opportuno congelare i campioni a -20° C o a temperature inferiori. Campioni prelevati da soggetti con forma acuta dovranno essere raccolti all’inizio della malattia; a intervalli di due e quattro settimane si potranno prelevare ulteriori campioni per rilevare un eventuale variazione del titolo anticorpale durante la convalescenza.
Per leggere i risultati utilizzare il microscopio a fluorescenza con filtro FITC all’ingrandimento di 400X.
Il pattern di fluorescenza (forma, densità, etc.) del controllo negativo e positivo deve essere considerato il modello di riferimento.
Modelli di reattività diversi da quelli presenti nei controlli devono essere considerate reazioni non specifiche (risultato negativo).
La presenza di anticorpi anti-Babesia divergens dipende dalle regioni geografiche e dalle popolazioni analizzate.