FLUO NEOSPORA caninum
Kit IFA per la ricerca degli anticorpi IgG anti-Neospora caninum
Fluo NEOSPORA caninum è un test basato sulla tecnica ad immunofluorescenza per la determinazione degli anticorpi IgG anti-Neospora caninum in campioni di siero o plasma di cane.
La neosporosi è una malattia causata da Neospora caninum, un protozoo parassita obbligato intracellulare degli animali.
Fino al 1988 la neosporosi è stata confusa con la toxoplasmosi.
La neosporosi è una patologia abortiva ben conosciuta nel bovino, mentre il cane è noto come ospite definitivo del parassita, spesso asintomatico. Anche il cane però si può ammalare di neosporosi, manifestando forme cliniche gravi e talvolta fatali. Può inoltre infettare il coyote, il cervo e la volpe.
La sieroprevalenza di cani clinicamente sani è di solito molto al di sotto del 20%, ma molto superiore alla prevalenza della malattia clinica, il che suggerisce la presenza di infezioni subcliniche. I cani di razze pure, in particolare i Pointer tedeschi a pelo corto, i Labrador retriver, i Boxer, i Golden retriver, i Basset hound e i Levrieri predominano nei casi clinici pubblicati. La sieroprevalenza nei canidi varia anche in relazione all’area geografica a seconda che vengano esaminate popolazioni domestiche o selvatiche, nei cani selvatici c’è una prevalenza maggiore rispetto ai cani di proprietà. Sono inoltre più colpiti i cani alimentati con carne cruda e quelli che vivono in fattorie piuttosto che in città.
La patologia si trasmette tramite 4 vie:
- Ingestione carni crude o poco cotte
- Passaggio tachizoiti attraverso la placenta
- Ingestione dei cibi contaminati da oocisti sporulati
- Passaggio della placenta colpendo i cuccioli.
La malattia si manifesta con sintomi simili alla toxplasmosi ma predominano i deficit neurologici e le forme muscolari. La sintomatologia è diversa fra i cuccioli con età inferiore a 6 mesi e i cani adulti.
Cuccioli
I segni compaiono fra le 3 e le 9 settimane di età. Si nota una paralisi ascendente degli arti, atrofia e rigidità muscolare graduale (gli arti pelvici sono più colpiti rispetto a quelli toracici). Questa artrogrifosi è il risultato della formazione di lesioni cicatriziali muscolari.
Si verificano inoltre:
- debolezza cervicale
- disfagia
- megaesofago
- morte
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Cani con più di 6 mesi
I cani adulti con molta probabilità si ammalano per via della riattivazione di un’infezione cronica subclinica.
Negli adulti si possono notare segni neurologici da lesioni multifocali del SNC e miopatie infiammatorie. S’impone in questi casi la diagnosi differenziale con altre miopatie infiammatorie quali Hepatozoonosi, leishmaniosi, trichinellosi, sarcocistosi, microfilaremia, leptospirosi, miosite da clostridi ed ehrlichiosi.
Sono segnalate anche sintomatologie atipiche: tosse; atassia da atrofia cerebellare; disfagia; dermatite nodulare e/o ulcerativa; polmonite; epatite; megaesofago associato a miosite esofagea. L’evoluzione più grave prevede il coinvolgimento del miocardio, con conseguenze letali.