FLUO THEILERIA equi
Kit IFA per la ricerca degli anticorpi IgG anti-Theileria equi
Fluo THEILERIA equi è un test basato sulla tecnica ad immunofluorescenza per la determinazione degli anticorpi IgG anti-Theileria equi in campioni di siero o plasma di cavallo.
La Theileria equi è un protozoo che causa la piroplasmosi equina. La malattia è a trasmissione vettoriale attraverso l’inoculo da parte delle zecche, ma può essere trasmessa anche per via iatrogena o transplacentare. La malattia è cosmopolita anche se ci sono aree indenni (Australia, USA, Canada, Giappone, Gran Bretagna e Irlanda), ma viene riscontrata con sempre maggiore frequenza. La malattia, essendo il cui ciclo legato a quello delle zecche, è stagionale, principalmente primaverile.
I protozoi Theileria sono parassiti intracellulari che Dopo essere penetrati inizialmente (3-13 giorni) all’interno dei linfociti linfonodali, si localizzano nei globuli rossi, determinandone la rottura con conseguente anemia. Le forme cliniche possono essere acute, subacute o croniche, presentandosi, queste ultime, spesso in forma inapparente. Molto frequentemente si riscontra anche una forma asintomatica che si manifesta clinicamente solo in seguito a stress. Il cavallo è quindi un portatore sano della malattia e lo rimane per tutta la vita. Il manifestarsi di una delle tre forme dipende da precedenti contatti col parassita.
Theileria equi può essere trasmesso anche per via transplacentare ed eventualmente causare aborti e piroplasmosi neonatale. La Theileria equi ha dimensioni minori della Babesia e dà origine a quattro individui che si dispongono a formare la cosiddetta croce maltese ed è quindi più aggressivo. Infatti a differenza della B. caballi, tra i suoi sintomi l’ipertermia è spesso meno importante ma l’anemia è più marcata. L’ittero è più comune ma può mancare l’emoglobinuria. A volte è possibile osservare forme acute con mortalità in pochi giorni.
Nel sospetto di piroplasmosi è importantissimo distinguere le specie Theileria equi e Babesia caballi, tra di loro, perché Theileria equi induce infezioni più gravi ed è più resistente ai trattamenti, anche se spesso è possibile la coinfezione.